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STORIE IN BIANCONERO - L’AVVERSARIA DI TURNO: IL DERTHONA

Il Derthona viaggia attualmente ai margini della zona play-out, ma è società di vecchio lignaggio che già nell’epoca pionieristica (1922-23 e 1924-25) frequentò addirittura i palcoscenici di Prima Divisione, sfidando Genoa, Milan, Bologna e Juventus. Il club di Tortona venne fondato nel 1908 riprendendo il nome latino della città alessandrina, vero centro nevralgico tra Piemonte, Lombardia e Liguria. Stessi colori sociali della Lavagnese, sembra in onore delle gloriose Pro Vercelli e Casale; simbolo un “leoncello” che regge una rosa ripreso dallo stemma civico.

Gli incroci tra le due società partono dal dopoguerra, dallo 0-0 in trasferta dell’8 febbraio 1948, in un campionato di serie C che avrebbe visto i bianconeri liguri chiudere al terzo posto e quelli piemontesi retrocedere, prima di venire ripescati nella nuova Promozione Interregionale. Categoria in cui due anni dopo si consumò l’incredibile harakiri dell’Unione, costretta a scendere in Prima Divisione pur avendo il secondo miglior attacco (64 reti), ma anche la seconda peggior difesa, dietro proprio al Derthona. Nell’andata di Lavagna, i tigullini, pur in dieci per l’infortunio di Zucchero, regolarono agevolmente gli avversari 3-1, colpendo anche due traverse e un palo su un terreno di gioco ridotto ad un pantano. La gara di ritorno, l’ultima di campionato contro una squadra già retrocessa, si trasformò invece in un incubo: obbligati a vincere, i lavagnesi andarono sotto 0-2 dopo pochi minuti e “completarono l’opera” subendo poco dopo l’espulsione di Traverso.

Le due compagini si ritrovarono nella Serie D 1962-63 a duellare ancora per la salvezza. Al “Riboli” il giorno della Befana andò in scena un’altra sfida memorabile: dopo un primo tempo avaro di emozioni, all’improvviso vantaggio ospite si scatenò il tifo del pubblico della “Beiga”, con qualche eccesso come il sasso che colpì il guardalinee, reo di aver fischiato un fuorigioco inesistente.

6 gennaio 1963: Lavagnese-Derthona 2-2. Gara senza esclusione di colpi. Sopra, Foppiano e Bartolaccini (maglia rosa con riga bianconera verticale) tentano la deviazione in area tortonese. Sotto, l’infortunio di un giocatore lavagnese.

L’atmosfera, a dispetto della temperatura, si era fatta incandescente, al punto che l’arbitro dovette interrompere il gioco per qualche minuto per sedare gli animi. Alla ripresa i “leoncelli” parvero ammansiti, l’Unione ribaltò il risultato con Scapparone ed Armento prima di subire il 2-2 in mischia su calcio d’angolo. Nel ritorno al “Fausto Coppi” vinsero 1-0 i tortonesi, ma non riuscirono a salvarsi, a differenza dei lavagnesi.

Il Derthona riconquistò in seguito la Serie C, toccando il vertice con la C1 conquistata sul campo dell’Entella il 7 giugno 1987. Negli anni Novanta un periodo di declino, fino al 2007, cioè da quando la sfida divenne praticamente un classico per la Serie D, instillando nella mente dei sostenitori piemontesi la sensazione che la Lavagnese fosse….. una bestia nera. Due sole vittorie, entrambe nel 2012-13, a fronte di 10 sconfitte, motivate da stagioni complicate per la società, due volte retrocessa e poi ripescata, nello stesso periodo in cui i bianconeri tigullini lottavano per i play-off e per le parti nobili della classifica.

 


28 novembre 2010: Derthona-Lavagnese 2-3. Sul terreno ghiacciato del “Fausto Coppi”, lavagnesi avanti 0-3 dopo un’ora. Inutile la rete su rigore dell’1-3 di Castagna. (foto www.derthona.it) 
22 aprile 2012: Lavagnese-Derthona 1-0. Il match-winner argentino Santiago Sogno in azione.
10 aprile 2016: Lavagnese-Derthona 1-1. Currarino (L) apre le marcature al 51’.

Dopo il gol di Pierotti nell’1-0 della squadra di Maselli (2007-08), il “Coppi” divenne terra di conquista per altre cinque volte, l’ultima delle quali lo scorso 4 febbraio: un 4-1 con reti di Lombardi, Masini e Cericola (doppietta), risultato che costituì un passo essenziale verso la salvezza e rappresenta storicamente la vittoria con più largo scarto dell’Unione.

4 febbraio 2024: Derthona-Lavagnese 1-4. Cericola mette il sigillo sul risultato, saltando anche il portiere Ciquera.

Gli alessandrini, ad oggi, hanno vinto al “Riboli” solo 3 delle 15 gare disputate, l’ultima delle quali il contestato 1-2 del 28 novembre 2021: dopo il doppio vantaggio ospite del primo tempo, si ebbe la reazione lavagnese in superiorità numerica con il rigore di Avellino al 60’ e il 2-2 di Croci all’82’ prima convalidato e poi annullato dall’arbitro dopo che i giocatori del Derthona avevano richiesto il parere del guardalinee.

Il 2-2 dello scorso settembre ha lasciato l’amaro in bocca per il palo di Romanengo nel finale: vedremo se i ragazzi di Roselli riusciranno ad ingabbiare i “leoncelli” per continuare il proprio percorso nella parte sinistra della classifica.

 

Articolo, interviste e foto a cura di Gianluigi Raffo

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