Una delle due trasferte più lunghe per i nostri Bianconeri, quella sostenuta ieri a Montjovet contro il Pont Donnaz Hone Arnad Evancon, trasferta che ha confermato la solidità della nostra squadra, una Lavagnese attenta dietro, con 0 gol subiti in due giornate, un centrocampo che distribuisce opportunità in avanti a getto continuo ed un attacco sempre pronto a concretizzarle.
In uno splendido sabato assolato, circondati da un panorama strepitoso, al Comunale di Montjovet la Lavagnese doveva confermare le ottime impressioni della scorsa settimana, di fronte un avversario certamente di caratura inferiore rispetto ai genovesi del Ligorna ma che sul suo terreno in erba naturale fa della determinazione e dell'agonismo le sue carte migliori.
Partiamo comandando il gioco, i Valdostani ci sfuggono di mano in un paio di occasioni ed in una di queste, per poco, uno dei due fratelli Yoccoz non ci punisce, riordiniamo la matassa, sulla catena di sinistra si sviluppano più occasioni, Longinotti fa correre spesso Ciocchetti e Sanguineti sulla sinistra ed i cross arrivano copiosi, in otto minuti battiamo cinque corner e siamo sempre pericolosi, inquadrando spesso la porta di Iacobucci. Arriviamo così al 20' e la Lavagnese passa meritatamente, cross pennellato di Longinotti dalla destra e Lusiani, dentro l'area, svetta su tutti, girando la sfera, con forza e precisione alla sinistra dell'incolpevole Iacobucci.
Il PDHAE si scuote, Mister Cuc utilizza con veemenza i decibel della sua voce squillante e prova a gestire la squadra come fosse un joystick, i risultati sono piuttosto modesti, i Valdostani inquadrano un paio di volte la porta del nostro Agosta ma per lui sarà un primo tempo tutto sommato tranquillo ad eccezione, al 32' quando deve utilizzare tutti i suoi centimetri per mettere in angolo una bella iniziativa del solito Yoccoz.
Al rientro dagli spogliatoi la musica non cambia, la Lavagnese controlla le sfuriate fatte di tanta volontà ma di poco costrutto del PDHAE, gestiamo l'incontro pur sapendo che un golletto di scarto non può farci stare tranquilli, Garaventa spesso scatta con qualche centimetro oltre la linea dei difensori, dannandosi l'anima per tenere la palla nell'area avversaria, lo stesso fa Donini ed il tempo passa, tra il 20' ed il 32' della ripresa, vuoi la stanchezza e vuoi il terreno per noi non abituale, l'ansia fa capolino, incominciamo a buttare la palla più lontano possibile, il centrocampo va in vacanza e l'attacco soffre, il PDHAE utilizza le ultime energie per lo sforzo finale ed arrivare al pareggio, Mister Cuc utilizza tutte e cinque le sostituzioni, mentre Mister Barresi, all'ora di gioco, mette Tampu su Donini, di li a poco, Casoni su uno stremato Ciocchetti e Campodonico su Garaventa.
Passati indenni questi 12' di preoccupazione, riprendiamo il bandolo del gioco, riconquistiamo palla in mezzo, Campodonico, dopo un primo controllo non felice, vede Tampu sganciarsi e lo serve di giustezza, Samuele vede l'uscita di Iacobucci e lo fredda di precisione all'angolino sinistro, all'85' partita chiusa con qualche sussulto disordinato del PDHAE e l'ingresso in campo di Cinefra che rileva un ottimo Longinotti.
Abbiamo sofferto quei 12' centrali della ripresa, altrimenti va in archivio un'ottima prestazione, una lettura precisa e concreta del match, la conferma dopo il poker al Ligorna è arrivata ed ha detto che la squadra cresce ed è consapevole che nulla è stato ancora fatto ma che la costruzione di un'identità di gioco esiste e che gli interpreti la stanno assimilando, sabato i Ragazzi di Barresi saranno al Riboli per la terza giornata, fischio d'inizio alle 16.00, di fronte i Piemontesi dell'Alba Calcio.
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