GIACOMO AVELLINO
«Una partita storta non va ad intaccare una stagione come la nostra». Parola del veterano Giacomo Avellino. Il difensore della Lavagnese ha commentato la stagione appena trascorsa, che ha visto i bianconeri levantini protagonisti di una meravigliosa rimonta culminata con l’ingresso nei playoff.Come valuti l’annata 2013-2014 della tua squadra?«Sicuramente la stagione è da valutare in maniera positiva. E’ vero che siamo partiti male, ma abbiamo sistemato un po’ di pezzi, che ci hanno dato una grossa mano, e da gennaio in poi siamo abbiamo avuto un ruolino di marcia strepitoso con 40 punti conquistati e una sola sconfitta. Il bilancio è assolutamente positivo».Cosa è successo nell’ultima partita col Borgosesia?«E’ stata una giornata particolare. E’ nata male ed è finita male. Analizzando il risultato in sé, posso dire che il 4-0 è decisamente bugiardo. Dopo due minuti siamo rimasti in 10 e abbiamo preso il gol in seguito ad un rimpallo sull’arbitro. Dopo solo 5 minuti ci siamo trovati sotto e in 10. In seguito siamo rimasti anche in 9. E’ stato un peccato».Per la prossima stagione obiettivo grande salto?«Secondo me, è giusto avere un po’ di ambizione. Dopo tanti anni che siamo in Serie D, penso che la società voglia fare bene. Non so se si parlerà di vittoria del campionato, ma credo che la società debba confermare questo gruppo che ha fatto bene. Così si potrebbe evitare di partire un po’ a rilento come gli altri anni e disputare una stagione positiva».
CLAUDIO POESIO
Centrocampista e all’occorrenza difensore con il vizio del gol. Si potrebbe descrivere così Claudio Poesio, protagonista di una stagione meravigiosa, condita anche da 4 reti. «Mi è dispiaciuto molto – esordisce il giocatore parlando della gara di Borgosesia – perchè è stata una gara rovinata dall’arbitro. Savio (Amirante ndr) mi ha detto che non ha tirato la gomitata, ma l’arbitro ha calcolato male e da lì in poi è stata un’altra partita anche se nel primo tempo abbiamo giocato bene in dieci».Stagione comunque positiva?«Assolutamente la stagione è stata fantastica perchè siamo un’ottima squadra e un ottimo gruppo».Quando è arrivata la svolta?«Senza dubbio alla prima giornata di ritorno a Borgosesia quando abbiamo vinto facendo una grande partita. Poi, gli arrivi di Amirante e Nura, ottimo classe 97, ci hanno aiutato. A noi mancava un esterno e un attaccante e loro due sono stati due ottimi innesti che ci hanno aiutato molto».Due derby vinti su due col Chiavari Caperana e tutti e due nei minuti finali.«Siamo una squadra che non molla mai fino alla fine. All’andata siamo partiti male, ma poi siamo riusciti a raddrizzare la gara grazie ad alcuni episodi. Nonostante siano partite che portano 3 punti come le altre, i derby sono partite speciali».E per il futuro?«La mia speranza è quella di far parte di questo gruppo e cercare di fare qualcosa di importante. Dipende dalla società, ma parlando con i compagni e col mister l’idea è questa».
SALVATORE AMIRANTE
Il suo arrivo ha dato quell’apporto di reti necessario per proiettare la Lavagnese fino alla zona playoff. Facciamo riferimento ovviamente a Salvatore Amirante, bomber bianconero simbolo della rinascita dei ragazzi di Dagnino e autore di ben 8 reti nella seconda parte del campionato.Come ti sei trovato alla Lavagnese?«Subito benissimo e penso che si sia visto. Non c’è stato nessun tipo di problema. Mi hanno trattato alla grande, dal Ds, al mister, al gruppo».I tuoi compagni e il mister dicono che il tuo arrivo, così come quello di Nura, è coinciso con la svolta nel campionato della Lavagnese.«Diciamo che la squadra era già fortissima prima che arrivassi io. Avevano forse solo bisogno dei gol, anche se non c’ero io c’era Croci, Boggiano. La squadra era già competiva».Traccia un bilancio della stagione. Sia personale che di squadra.«Personalmente veramente alla grande perchè onestamente pensavo di non giocare più a pallone. La squadra benissimo perchè nel girone di andata erano in difficoltà e poi abbiamo raggiunto i playoff».Tante reti realizzate. Quale la più importante?«Il secondo gol con il RapalloBogliasco perchè è stato il più bello e quello che mi ha dato più soddisfazione».Futuro sempre a tinte bianconere?«Penso di si. Rimarrei a Lavagna molto volentieri».