Codice Etico
Premessa
Il Codice Etico della Società reca norme sostanziali e comportamentali che dovranno essere rispettate da tutti coloro che operano, sia su base volontaristica che professionistica, in seno alla Società nell’ambito delle rispettive competenze ed in relazione alla posizione ricoperta.
L’adozione del presente Codice Etico è espressione della volontà della Società di promuovere, nell’esercizio di tutte le sue funzioni, uno standard elevato di professionalità nello svolgimento delle prestazioni sportive e di tutte le attività riconducibili alla Società e vietare quei comportamenti in contrasto non solo con le normative rilevanti, ma anche con i valori etici che la Società intende promuovere e garantire. In particolare:
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evitare comportamenti che possano essere lesivi dell’incolumità fisica altrui e/o determinare situazioni di pericolo, anche solo potenziale, per il sereno svolgimento delle manifestazioni sportive ciò anche attraverso una attiva collaborazione con gli organi societari e le Forze dell’0rdine;
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evitare comportamenti discriminatori in relazione alla razza, origine etnica o territoriale, sesso o orientamenti sessuali, età, condizione psico-fisica, sensoriale, religione, opinioni politiche;
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favorire la diffusione di comportamenti tesi ad accettare gli errori arbitrali nella certezza della buona fede e obiettività dei direttori di gara;
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favorire la diffusione di comportamenti coscienti tesi a manifestare apprezzamento per le vittorie degli avversari nel rispetto di tutti gli atleti e delle loro squadre.
a. Vigilanza
La Società vigilerà, attraverso i suoi organi preposti, circa il rispetto delle norme in esso previste a garantire il riconoscimento dello svolgimento di un servizio sociale, i fondamentali doveri di lealtà, probità, correttezza e diligenza previsti per tutti i protagonisti, direttamente o indirettamente, della vita societaria contribuendo a garantire che le attività di tutti i soggetti siano poste in essere nel rispetto delle leggi e dell’etica sportiva.
b. Sanzioni
La Società potrà porre in essere sanzioni disciplinari e/o pecuniarie volte a sanzionare la disattenzione del presente Codice Etico, anche in una sua sola parte.
I termini delle sanzioni saranno stabiliti ad insindacabile giudizio e volere della Società.
c. Destinatari
Il presente Codice Etico si applica ai seguenti soggetti ovunque essi operino, in Italia o all’estero:
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Giocatori della prima squadra e del settore giovanile;
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Allenatori della prima squadra e del settore giovanile;
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Dirigenti, amministratori, sindaci, consulenti esterni, dipendenti della Società;
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Medici e paramedici, masso-fisioterapisti;
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Lo staff operativo, i collaboratori a vario titolo;
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Comunque a tutti i tesserati ed ogni altro soggetto che agisca nell’interesse della Società.
d. Efficacia
Copia del presente Codice Etico è portata a conoscenza di tutti i soggetti destinatari indipendentemente dalla qualifica, richiedendone il necessario rispetto. L’ignoranza del Codice Etico non può essere invocata a nessun effetto. Il Codice Etico esplica i propri effetti dal momento della sottoscrizione.
e. I doveri della società
In particolare la Società si impegna:
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a promuovere azioni volte a diffondere una sana cultura sportiva nella condivisione delle insite finalità educative, formative e sociali;
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a sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport per tutti, ad ogni livello, per qualunque categoria valorizzandone i principi etici, umani ed il fair play;
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a rispettare le normative nazionali ed internazionali in materia di lotta al doping promuovendo azioni mirate a contrastarne la diffusione;
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astenersi da qualsiasi condotta atta ad arrecare pregiudizio alla salute degli atleti, con particolare riferimento ai bambini e giovani, garantendo che la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico assumano un ruolo primario;
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ad evitare comportamenti che in qualsiasi modo determinino o possano determinare incitamento alla violenza o ne costituiscano apologia;
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ad adorare iniziative positive volte a sensibilizzare il pubblico delle manifestazioni sportive al rispetto degli atleti, delle squadre e dei loro sostenitori, delle istituzioni sportive e non e delle forze dell’ordine;
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a promuovere un tifo leale e responsabile
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ad astenersi da qualsiasi comportamento discriminatorio in relazione alla razza, all’origine etnica o territoriale, al sesso, agli orientamenti sessuali, all’età, alla condizione psico-fisica e sensoriale, alla religione, alle opinioni politiche e filosofiche;
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ad astenersi da qualsiasi comportamento che possa essere lesivo dell’immagine, reputazione o della dignità personale di altri soggetti o di organismi operanti nell’ambito dell’ordinamento sportivo;
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ad operare con imparzialità;
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ad astenersi da qualsiasi azione che possa determinare conflitti di interesse e adottare ogni intervento utile a prevenirli;
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a garantire il costante aggiornamento di tutte le componenti interne con riferimento alle specifiche funzioni affidate;
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a non premiare alcun comportamento sleale.
f. Regole di comportamento
Chiunque operi in seno alla Società, sia su base volontaristica che professionistica, deve essere a conoscenza delle normative vigenti che disciplinano e regolamentano l’espletamento delle proprie funzioni e dei conseguenti comportamenti. Tutte le attività devono essere svolte con impegno, rigore morale, trasparenza e correttezza anche al fine di tutelare l’immagine stessa della Società. È vietata ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporti offesa, denigrazione per motivi di sesso, orientamenti sessuali, razza, religione, condizione psico-fisico-sensoriale, nazionalità, origine etnica o territoriale, configuri propaganda politica, ideologica o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori.
Salvo espressa delega da parte degli organi competenti non è pertanto consentito intrattenere rapporti con organi di stampa o con altri mezzi di informazione riguardanti le attività della Società. È vietato rendere dichiarazioni mediante gli organi di stampa idonee a costituire incitamento alla violenza e alla discriminazione o a costituirne apologia. È vietato rilasciare dichiarazioni o esprimere giudizi che possano in qualsiasi modo ledere l’immagine della Società o essere lesivi della reputazione di altre persone, enti o Società.
E’ fatto perciò obbligo a chiunque operi per la società (giocatori della prima squadra e del settore giovanile, allenatori della prima squadra e del settore giovanile, dirigenti, collaboratori interni ed esterni, amministratori e dipendenti della società) ad astenersi totalmente dall’esprimere pubblicamente (anche tramite l’uso di qualsiasi social network o mezzo di comunicazione) qualsiasi tipo di giudizio lesivo della reputazione dell’immagine e dignità personale di altre persone o organismi operanti nell’ordinamento sportivo, nella squadra o nella società, nonché diffondere notizie o comunicazioni od opinioni circa la società o qualsiasi persona operante essa.
Tutti, nell’ambito delle specifiche attività, devono uniformare la propria condotta al pieno rispetto dei principi di lealtà, onestà, imparzialità, integrità morale evitando comportamenti atti ad incidere negativamente sui rapporti interni che devono essere improntati all’osservanza dei principi di civile convivenza nel rispetto reciproco e garantendo il rispetto dei diritti e delle libertà delle persone. Dovrà inoltre essere garantito il segreto di ufficio nelle attività di propria competenza. I responsabili delle singole attività non devono abusare del ruolo rivestito all’interno dell’organizzazione, rispettare i propri collaboratori e favorirne la crescita professionale nonché lo sviluppo delle potenzialità.
Rappresenta abuso della propria posizione di autorità richiedere prestazioni e favori personali o comunque qualunque altra attività in contrasto con il presente Codice Etico e con il modello di organizzazione, gestione e controllo adottato dalla Società. Nessuno può procurarsi vantaggi personali in relazione alla attività esercitata. È fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o per interposta persona, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, nonché di agevolare scommesse di altri, che abbiano ad oggetto incontri ufficiali e non cui la Società partecipa o comunque nei confronti dei quali si abbia un diretto interesse.
Tutti nell’esercizio delle attività e funzioni affidate devono operare con imparzialità evitando trattamenti di favore o disparità di trattamento nei confronti di tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno rapporti con la Società. È fatto obbligo di evitare e prevenire qualsiasi situazione che possa determinare conflitti di interesse, sia effettivo che potenziale e/o apparente, tra attività societarie, personali e/o di persone collegate, ed astenersi dal partecipare all’adozione di qualsiasi decisione o attività che possa determinare tali situazioni anche quando la propria partecipazione possa solo ingenerare sfiducia nella imparzialità ed indipendenza della Società.
Laddove sorgano situazioni di conflitto, anche solo potenziale e/o apparente, è fatto obbligo darne immediata comunicazione agli organi competenti. In particolare gli amministratori della Società devono rispettare gli obblighi di cui all’art. 2391 comma 1 del Codice civile, pertanto, nel caso in cui in una determinata attività si trovino, per conto proprio o di terzi, in situazione di conflitto di interessi anche solo potenziale o apparente con quelli della Società, devono darne immediata comunicazione agli altri amministratori ed al collegio sindacale. La Società intrattiene rapporti con i media esclusivamente attraverso gli organi competenti all’uopo delegati.
g. Il settore giovanile
Costituisce particolare obiettivo della Società attraverso tutte le funzioni specificatamente affidate alla cura del settore giovanile:
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sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport tra i giovanissimi;
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garantire che la salute, la sicurezza ed il benessere dei bambini e giovani atleti costituiscano obiettivo primario rispetto al successo sportivo o a qualsiasi altra considerazione;
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garantire il rispetto delle esigenze e bisogni particolari dei giovani e dei bambini in crescita consentendo processi graduali di partecipazione, dal livello ludico di base a quello agonistico;
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assicurare il rispetto delle esigenze di istruzione scolastica dei giovani e giovanissimi;
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adottare specifiche azioni positive atte a tutelare i bambini che presentino particolari attitudini dal precoce sfruttamento incompatibile dal punto di vista psico-pedagogico con i normali processi di crescita;
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garantire che tutti i soggetti con responsabilità verso i bambini e giovani siano ben qualificati per guidare, formare, educare ed allenare in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;
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garantire la necessaria vigilanza sui giovani e giovanissimi assicurando che le relazioni con gli stessi si svolgano in modo ineccepibile sotto il profilo della correttezza morale.
h. Gli atleti
Tutti devono osservare il principio di solidarietà considerando quindi più importante il rispetto dei valori sportivi rispetto al perseguimento del proprio successo, nella consapevolezza che il loro comportamento contribuisce a mantenere alto il valore dello sport.
Gli atleti devono impegnarsi:
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ad onorare lo sport e le sue regole attraverso la competizione corretta, impegnandosi sempre al meglio delle loro possibilità e delle loro condizioni psico-fisiche comportandosi sempre e comunque secondo i principi di lealtà e correttezza;
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a tenere un comportamento esemplare che costituisca un modello positivo per il mondo dello sport e della società civile;
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a rifiutare ogni forma di doping, droga, alcool;
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a svolgere costantemente un’attività di aggiornamento e di informazione personale volta a conoscere le sostanze e farmaci proibiti, la loro azione farmacologica nonché gli effetti sulla salute conseguenti al loro utilizzo;
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ad astenersi dal compiere, con qualsiasi mezzo, atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara;
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ad astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale degli avversari, a rispettare gli stessi, i loro staff tecnici e dirigenziali;
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a rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
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ad evitare, sia durante lo svolgimento delle competizioni che non, comportamenti o dichiarazioni che in qualunque modo possano costituire incitamento alla violenza o ne rappresentino apologia;
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a rispettare sempre ed in ogni modo le tifoserie;
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ad adottare iniziative positive e/o comportamenti atti a sensibilizzare il pubblico delle manifestazioni sportive al rispetto degli atleti, delle squadre avversarie e dei relativi sostenitori;
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ad astenersi dal rendere (anche tramite l’uso di qualsiasi social network o forma di comunicazione) dichiarazioni ovvero esprimere giudizi personali, rilievi lesivi della reputazione, dell’immagine, della dignità di altre persone o di organismi operanti nell’ambito della squadra o della società, dell’ordinamento sportivo in generale, nonché diffondere notizie, comunicazioni od opinioni circa la società o qualsiasi persona operante per essa;
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ad astenersi da qualsiasi comportamento discriminatorio in relazione alla razza, all’origine etnica o territoriale, al sesso, a orientamenti sessuali, alla religione, alla condizione psico- fisica-sensoriale ed alle opinioni politiche;
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a rendersi disponibili a partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo ovvero attenersi alle direttive societarie in relazioni ad impegni con finalità marketing, televisivo o promozionale.
i. I Tecnici
I tecnici devono trasmettere ai propri giocatori valori come rispetto, sportività, civiltà ed integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello sport.
Il comportamento degli allenatori, dunque, deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutte le componenti: atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione.
I tecnici sono presi ad esempio dai giovani come modelli di comportamento e devono comprendere la pesante influenza che parole ed atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti che compongono la loro squadra. Per questa ragione i tecnici devono considerare come propria responsabilità la trasmissione dei seguenti principi:
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promuovere lo sport e le sue regole esaltandone i valori etici, umani ed il fair play;
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tenere un comportamento esemplare, comportandosi secondo i principi di lealtà e correttezza, che costituisca un modello positivo per tutti gli atleti;
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non premiare comportamenti sleali ne adottarli personalmente;
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non compiere in alcun modo atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara o ad assicurare a chiunque un indebito vantaggio;
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rispettare la normativa nazionale ed internazionale in materia di lotta al doping non favorendo in alcun modo, né direttamente né indirettamente, l’uso di farmaci e sostanze atte ad alterare la prestazione;
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svolgere una costante azione di formazione/informazione inerente i rischi connessi all’assunzione di sostanze dopanti ed astenersi da qualsiasi condotta atta ad arrecare pregiudizio alla salute degli atleti;
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garantire, anche attraverso un costante aggiornamento, che la propria qualificazione sia adatta al ruolo assegnato;
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non rilasciare dichiarazioni ne tenere comportamenti, durante lo svolgimento delle competizioni e non, atti ad incitare alla violenza o a rappresentarne apologia;
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astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale dell’avversario;
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astenersi da qualsiasi condotta discriminatoria in relazione al sesso, orientamenti sessuali, razza, origine territoriale o etnica, religione, condizione psico-fisico-sensoriale, orientamenti politici o ideologici;
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astenersi dal rendere (anche tramite l’uso di qualsiasi social network o forma di comunicazione) dichiarazioni ovvero esprimere giudizi personali, rilievi lesivi della reputazione, dell’immagine, della dignità di altre persone o di organismi operanti nell’ambito della squadra o della società, dell’ordinamento sportivo in generale, nonché diffondere notizie, comunicazioni od opinioni circa la società o qualsiasi persona operante per essa;
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rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
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segnalare agli organi societari preposti ogni situazione di conflitto di interessi anche solo apparente;
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a rendersi disponibili a partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo ovvero attenersi alle direttive societarie in relazioni ad impegni con finalità marketing, televisivo o promozionale.
In particolare per il settore giovanile oltre quanto già specificatamente detto i tecnici si impegnano a:
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garantire, anche attraverso costante aggiornamento, che la propria preparazione sia adatta ai bisogni dei giovani ed in particolari dei bambini in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;
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evitare atteggiamenti vessatori o esageratamente punitivi;
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evitare di suscitare nei giovani, e bambini in particolare, aspettative sproporzionate alle proprie effettive potenzialità;
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dedicare eguale attenzione ed interesse a tutti i bambini indipendentemente dalle potenzialità
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individuali;
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proporre delle attività e condotte motorie che inducano l’acquisizione dei fondamentali di gioco e dei modelli prestazionali attraverso modalità ludiche che, rigettando un eccessivo tecnicismo, rispettino le tappe fondamentali di apprendimento motorio dei bambini e siano ispirate al rispetto dei compagni, delle regole di gioco e di comportamento;
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procedere, nella formazione delle squadre giovanili, alla selezione degli atleti tenuto conto non soltanto dei risultati sportivi e/o della condizione fisica bensì anche dell’impegno dimostrato, della condotta tenuta, del rispetto delle regole e delle persone.
j. Lo Staff medico
Lo staff medico deve rispettare le normative nazionali ed internazionali dettate in materia di lotta al doping garantire che la salute, la sicurezza e il benessere psico-fisico degli atleti venga prima di qualsiasi altra considerazione. Lo staff medico deve astenersi da qualsiasi condotta atta ad arrecare pregiudizio alla salute degli atleti, non deve consigliare prescrivere o somministrare trattamenti farmacologici diretti ad alterare le prestazioni degli stessi.
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È dovere dello staff medico vigilare sulla salute degli atleti, garantendo assistenza e buona cura, utilizzando metodi non aggressivi per l’organismo e facendosi carico, nel contempo, di una penetrante azione educativa. I medici devono rappresentare la figura di riferimento per tutte le funzioni operanti in seno alla Società in tema di doping fornendo le istruzioni medico- scientifiche volte a prevenire il fenomeno del doping;
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E’ fatto obbligo anche allo staff medico ad astenersi dal rendere (anche tramite l’uso di qualsiasi social network o forma di comunicazione) dichiarazioni ovvero esprimere giudizi personali, rilievi lesivi della reputazione, dell’immagine, della dignità di altre persone o di organismi operanti nell’ambito della squadra o della società, dell’ordinamento sportivo in generale, nonché diffondere notizie, comunicazioni od opinioni circa la società o qualsiasi persona operante per essa.
In particolare dovranno fornire istruzioni e direttive volte a sottolineare i pericoli per la salute derivanti dall’assunzione di sostanze dopanti o di metodologie vietate favorendo una cosciente responsabilizzazione in materia. I medici, attraverso il necessario aggiornamento, devono garantire una costante informazione dei tecnici, paramedici, massaggiatori, atleti e familiari circa i farmaci e/o sostanze farmacologiche considerati doping. Lo staff medico deve prontamente informare gli organi competenti ove ritenga che sia stata violata la normativa nazionale ed internazionale in materia di doping.
k. Lo Staff operativo
Lo staff operativo si compone di tutti i collaboratori, sia su base volontaristica che professionistica, che prestano la propria opera in ambito amministrativo, organizzativo e logistico per favorire il perseguimento degli obiettivi e il buon funzionamento dell’operatività quotidiana della Società. Ogni collaboratore deve essere spinto da un forte senso di lealtà, correttezza e rispetto nei confronti di chiunque operi per la società, nonché possedere valori come il rispetto, la sportività, la civiltà ed l’integrità morale.
Ogni collaboratore della società, rappresenta l’immagine e i valori della società stessa e quindi deve essere portatore dei valori di cui sopra. Il comportamento dello staff operativo, dunque, deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutte le componenti: atleti, giovani, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione.
In particolare ogni operatore della società deve:
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tenere un comportamento esemplare, comportandosi secondo i principi di lealtà e correttezza, che costituisca un modello positivo per tutti;
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non premiare comportamenti sleali ne adottarli personalmente;
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rispettare le persone, i luoghi e i beni della società;
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non trarre vantaggi personali dall’utilizzo dei beni della società;
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non appropriarsi indebitamente di qualsiasi bene della società;
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garantire, anche attraverso un costante aggiornamento, che la propria qualificazione sia adatta al ruolo assegnato;
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astenersi da qualsiasi condotta discriminatoria in relazione al sesso, orientamenti sessuali, razza, origine territoriale o etnica, religione, condizione psico-fisico-sensoriale, orientamenti politici o ideologici;
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astenersi dal rendere (anche tramite l’uso di qualsiasi social network o forma di comunicazione) dichiarazioni ovvero esprimere giudizi personali, rilievi lesivi della reputazione, dell’immagine, della dignità di altre persone o di organismi operanti nell’ambito della squadra o della società, dell’ordinamento sportivo in generale, nonché diffondere notizie, comunicazioni od opinioni circa la società o qualsiasi persona operante per essa;
Letto, sottoscritto e firmato. Lavagna, 1 Luglio 2019, aggiornato il 30 Giugno 2022.
La Società , Il Presidente, I Giocatori , Gli Allenatori , I Dirigenti , I Collaboratori